29/08/2016 - AUTORE:

Anche per questo finale di anno, è possibile stilare un elenco di buoni propositi per quello nuovo. Tra i vari "studiare di più", "fare sport" e "non mangiare troppi dolci", si potrebbe inserire "guardare il mondo con gli occhi di un bambino". Il 2014 ha visto una grande diffusione di video nel mondo del web con protagonisti soprattutto i bambini, ricordati per il loro sguardo innocente e genuino come uno dei presupposti per poter cambiare il mondo e migliorare il modo in cui lo vediamo. Quindi, perché non imparare a guardare il mondo con gli occhi dei bambini per il 2015? Tutto questo discorso cos'ha a che fare con la disabilità?

Da qualche giorno in internet impazza il video di Noèmi, Associazione francese impegnata nell'assistenza alle persone con disabilità, che ha messo i bambini al centro dell'attenzione, ma con una nuova trama: questa volta sono insieme ai loro genitori, in un gioco in cui bisogna imitare le buffe e strane facce di altre persone, trasmesse su un maxischermo. Sia i genitori sia i figli si divertono a emulare le particolari espressioni trasmesse dal video, e non si fanno problemi a mettersi in ridicolo. Tutto cambia però quando a creare una buffa espressione è una ragazza con disabilità. Il bambino, che con i suoi occhi non dà troppo peso alla differenza, continua ad imitare senza alcun problema. I genitori invece restano indecisi sul da farsi, mostrano incertezza davanti all'immagine della ragazza, tanto da decidere di non imitare la smorfia. Cosa avrà spinto i genitori a fermarsi di fronte all'immagine della ragazza disabile? Si può ipotizzare per una qualche forma di rispetto, per una sorta di commozione o di compassione per l'immagine che hanno di fronte. A tal proposito però è bene sottolineare come i bambini siano invece rimasti impassibili, non osservando la ragazza per la sua diversità, ma eliminando qualsiasi tipo di pregiudizio o preconcetto: i bambini continuano a giocare.Il 2015 può quindi avere un nuovo proposito: guardiamo il mondo con gli occhi dei bambini, perché se vogliamo eliminare le barriere mentali dei pregiudizi possiamo farlo solo con sguardi innocenti, genuini e sinceri.

Let's see the difference with the eyes of a child.

di Angelo Andrea Vegliante

Fonte: http://www.finestraperta.it/la-disabilita-vista-con-gli-occhi-dei-bambini/

Posso confermare con assoluta certezza e con stupore che i bambini non fanno distinzioni tra normodotato e disabile. Un giorno, mentre parlavo col mio educatore assegnatomi dal Comune di residenza, con la quale ho svolto un lungo percorso di 10 anni sulle autonomie, avevamo dibattuto proprio questo discorso: perchè i bambini non si accorgono della "Diversità"? secondo noi per la loro innocenza, a volte la non conoscenza toglie quei pregiudizi, che in una situazione normale ci sarebbe. E a tal proposito posso farvi un esempio concreto: la scorsa estate avevo deciso di farmi una passeggiata in centro, il tempo era ottimo anche se putroppo nessun amico aveva tempo di farmi compagnia; avevo caldo e mi stuzzicava la voglia di un gelato, così mi diressi verso la gelateria Cadorina proprio davanti ai giardini comperai il mio gelato e me lo gustai tranquillamente, anche perche' per i miei problemi di salute posso solo alla frutta e non piu' di una volta a settimana. Ad un tratto mi si avvicinò una Piccola Bambina avrà avuto sui tre o quattro anni, mi sorrise e guardo' incuriosita il mio ruotino e mi chiese: "che cos'è"? io gli risposi: "è la mia motorona la mia brum brum" ti piace?" (avevo spento il tutto per sicurezza) appena la mamma si è accorta che si era avvicinata a me (era appena uscita dalla gelateria con le coppette in mano) ha preso la piccola per il braccio e la portata via dicendogli: "non devi parlare con quelle persone lasciali stare". Io rimasi senza parole, non ebbi nemmeno il tempo di ribattere, si è svolto tutto in modo improvviso e veloce; la cosa putroppo mi ha colto letteralmente di sorpresa, appena la sagoma della mamma e della bambina sparirono girato l'angolo, fui pervaso da una grande tristezza, che si trascinò anche nei giorni seguenti. Non ho parole per descrivere il gesto della madre; posso solamente dire che è una persona estremamente ignorante e insensibile.

Simone

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