Quello che da qualche anno è diventato un termine molto conosciuto sono le cosiddette barriere architettoniche, indispensabili per l’accessibilità di quanto hanno determinate disabilità.

La Commissione europea ha messo in campo un progetto per creare un’Europa senza barriere al fine di far godere tutte le persone disabili dei loro diritti ed avere pertanto pari opportunità, decidere dove, come e con chi vivere, oltre al circolare liberamente nell’Unione Europea indipendentemente dalle loro esigenze di assistenza., in quanto anche se, dobbiamo dire, ci sono stati progressi nell’ultimo decennio, le persone con disabilità affrontano ancora notevoli ostacoli ed esclusione sociale.

L'Italia, come del resto anche altre nazione europee, si sta muovendo in tal senso e con la legge di bilancio 2022 si prevedono nuove detrazioni fino al 75% da applicare alle spese per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Ci sarebbe pronto un contributo a fondo perduto destinato ad esercizi commerciali, artigianali e di servizi con l'obiettivo di superare quelli che sono tutti quegli ostacoli all’ingresso dei propri locali in modo tale da renderli accessibili anche a persone con disabilità.

C'è da dire però che nel frattempo il governo italiano ha già messo in atto alcune soluzioni che secondo me si potrebbero valutare, Ricordo, ad esempio, che per l’anno 2022 c'è il superbonus 110%, ma anche altre agevolazioni per quegl'interventi che renderanno accessibili alle persone disabili tutti quegli edifici esistenti che non hanno accessibilità e che quindi potranno beneficiare di una detrazione fiscale anche del 75% per le spese sostenute. 

Basta insomma cercare, attivarsi in tempo e provarci in attesa che il governo metta e predisponga nuovi interventi e che i vari comuni siano pronti per fare in modo che tutto ciò diventino concretamente fattibili,  

Alessandro Cavernicoli

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