Non so se ciò che vorrei scrivere oggi possa definirsi propriamente un articolo. Riguarda un tassello della mia vita che recentemente è cambiata in maniera molto positiva ed inaspettata.

In una calda e afosa giornata di luglio, sono stata contattata da un'azienda della mia zona per un colloquio di lavoro. In quel momento stavo giocando distrattamente sul divano con mio figlio, e - in tutta sincerità - nel momento in cui risposi al cellulare, notando il numero sconosciuto, ho pensato si trattasse del solito venditore rompiscatole.

Quando ho realizzato il messaggio della telefonata mi sono sentita estremamente felice. Un vero colpo di fortuna, dato che la mia disoccupazione era terminata da pochi giorni.

L'azienda ha trovato il mio nominativo presso l'ufficio per l'impiego della mia zona, in quanto ero già iscritta come categoria protetta, avendo io una disabilità motoria dalla nascita.

Ho superato entrambi i colloqui di selezione e, nei primi giorni di agosto, è iniziato il mio periodo di assunzione presso questa azienda.

L'aspetto che ritengo degno di nota in questo contesto del blog, è senza dubbio il clima in cui mi sono trovata dal momento dell'incontro con tutto il personale della società.

Infatti, si sono interessati subito e adoperati per l'abbattimento delle barriere architettoniche che potevo incontrare. Il decreto legge in vigore prevede dei requisiti, nei luoghi di lavoro, per consentire alle persone con difficoltà motorie o disabilita sensoriali di entrare e muoversi negli spazi lavorativi che li ospitano. 

Vorrei sottolineare che la cosa non è così scontata, decreto legge a parte, e soprattutto non lo sono i tempi brevi con cui l'azienda ha operato per rendere tutto accessibile, visitabile e adattabile alle esigenze date dalla mia disabilità.

Vediamo però nei dettagli qualche termine tecnico. Con “accessibilità” s'intende la possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l'edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne in termini di spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.

Per “luogo visitabile” s'intende la possibilità, anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e almeno un servizio igienico di ogni unità immobiliare. Sono spazi di relazione gli spazi di soggiorno o pranzo dell'alloggio e quelli dei luoghi di lavoro, servizio ed incontro, nei quali il cittadino entra in rapporto con la funzione ivi svolta.

Infine, per “adattabilità” s'intende la possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.

Un doveroso ringraziamento di cuore va, quindi, per l'empatia e la sensibilità dimostrata, a tutti i datori di lavoro che si adoperano nei confronti delle persone con disabilità, in particolar modo all'azienda Goldenergy srl di Senigallia (An).

Simona Bagnoli

Foto: (Mia personale) 

Fonte normativa e termini tecnici per l'abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro: Google

Articolo scritto previa autorizzazione dell'azienda Goldenergy Srl di Senigallia (An)

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