La madre di Vito, 16enne diversamente abile, ha deciso di denunciare l'accaduto, dopo aver visto il figlio tornare a casa dallo stadio in lacrime insieme al fratello. Al figlio è stato negato l'accesso dalle forze dell'ordine e dai responsabili dell'ingresso nonostante il fratello si sia proposto di portarlo in braccio. Lo hanno fatto aspettare, lo hanno preso in giro fino a dirgli che non c'era posto. Fose non si sono voluti prendere la responsabilità per mancanza di attrezzature. Credo che si debba cercare di creare il più possibile spazi per i disabili, spazi senza barriere. Ne è inaccettabile l'insufficienza e soprattutto il mancato rispetto nei confronti del ragazzo per le lunghe ore di attesa per ricevere poi un rifiuto a farlo entrare. E' fondamentale fare di tutto perchè anche i diversamente abili vivano una vita normale. Aumentare l'inclusività e il rispetto che sono due caratteristiche che ci rendono umani.

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