Con Antonella, abbiamo presentato il nuovo logo e le nuove grafiche per i social e per il progetto “DisabilmenteMamme”, che presto diventerà a tutti gli effetti una associazione.

Perché un nuovo logo?

Innanzitutto perché nel tempo c’è stata una evoluzione del gruppo e degli obiettivi del nostro progetto, poi perché volevamo qualcosa che fosse più rappresentativo per noi, che ci rispecchiasse come mamme e come donne.

Il logo per DisabilmenteMamme è stato realizzato da me, mettendo a frutto le competenze acquisite da ex diplomata di Liceo Artistico in indirizzo grafico.
Partendo da un’idea comune anche alle altre, ne ho realizzato un disegno a matita su carta, il quale poi è stato digitalizzato e elaborato coi più comuni programmi di grafica professionale.

Perché l’albero della vita?

Perché è un simbolo che in molti conoscono e ha un significato positivo e intenso, compare in diverse culture e tradizioni, nonché molto in ambito artistico, basti pensare al quadro di Klimt che io amo follemente “l’albero della vita”, in generale però possiamo riassumere il suo significato così: l’albero della vita viene generalmente considerato come sorgente di vita, luogo da cui ha origine ogni essere vivente. La vita viene rappresentata dai 4 elementi che compongono l’albero e ognuno di questi rappresenta un aspetto della vita stessa.

  • Radici, per essere ben salde devono andare in profondità.
  • Tronco, solido e resistente, sostengo dei numerosi rami.
  • Foglie, numerose.
  • Frutti, abbondanti solo in un periodo dell’anno, per questo preziosi.

Unendo questi elementi si può interpretare l’albero della vita come una sorta di augurio per una vita costruita su solide radici, che rappresentano la famiglia e le relazioni. Una vita che si augura sia anche piena e ricca, come le numerose foglie, ed intensa, cercando di cogliere il momento, di non lasciarsi sfuggire le occasioni, proprio come i frutti maturi. All’albero della vita vengono affiancati anche 4 elementi: aria, acqua, terra, fuoco. Questi elementi sostengono l’albero e lo mantengono in contatto con il resto del mondo: l’acqua e il sole (fuoco) lo aiutano a crescere, la terra lo alimenta, l’aria lo rende parte della natura.   

Per noi di DisabilmenteMamme, utilizzare l’albero della vita significa proprio nascere e “rinascere” come mamme e come donne. In questo caso le radici dell’albero formano le ruota della carrozzina della mamma stilizzata che solleva in alto il bimbo. Ovviamente abbiamo deciso di utilizzare una donna su sedia a rotelle, perché idealmente, questa semplificazione grafica, si presta ad essere più riconoscibile e più ricollegabile alla nostra caratteristica comune che è la disabilità motoria, più che se avessimo usato altri tipi di ausili (io, per esempio, mi muovo con stampelle).

Non esiste solo la disabilità motoria ovviamente, infatti abbiamo deciso di usare diversi colori per rappresentare tutte le diverse disabilità e tutte le sfaccettature possibili, in modo che chiunque, anche chi non è mamma, o non ha una disabilità motoria, possa riconoscersi. Il simbolo dell’albero della vita ha proprio questa caratteristica di universalità e inclusione: siamo tutti in un cerchio e ognuno può essere le radici, i rami e il supporto per qualcun altro.

Proprio per questo abbiamo lasciato entrambe le diciture della pagina “Disabilità, indipendenza, maternità” e “DisabilmenteMamme”, così che si capisca che sì, siamo mamme, ma vogliamo occuparci di tante altre tematiche legate alla vita delle persone disabili. Spesso infatti il fulcro centrale di molti nostri video e interviste è l’indipendenza, l’autonomia, l’inclusione e il rispetto, cui il fatto di essere mamme aggiunge valore, ma non cambia il fatto che prima di essere DisabilmenteMamme, vogliamo essere riconosciute come donne con dei diritti come quelli di ogni altra persona.Il logo forse non è perfetto, in quanto io che l’ho ideato e realizzato, anche con il supporto e i suggerimenti delle altre, non sono una professionista in questo campo, ma ci ho messo tutto l’impegno possibile, la dedizione necessaria e anche l’emozione, perché diventare mamme è un’emozione grande, come anche potersi prendere cura di un’altra persona. Ci sono tanti modi diversi di essere donna e mamma, l’importante è sapere di essere sul percorso giusto, sentirsi al centro. Poco importa se i nostri passi sono accompagnati da ruote o da bastoni, siamo donne, siamo mamme, siamo DisabilmenteMamme.

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Samanta Crespi

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