Ho intervistato per il blog DisabiliAbili Giambattista Torresan, il Coordinatore Protempore dell’Assemblea di Ancona nord – Chiaravalle di Cittadinanzattiva, per parlare dei vari progetti dell'associazione e di quello di cui si occupa.

Cosa ti ha spinto a far parte dell'associazione cittadinzattiva?

Sono il Coordinatore Protempore dell’Assemblea di Ancona nord – Chiaravalle di Cittadinanzattiva e da vari anni ne faccio parte. Come tutti noi appartenenti l’opportunità di poter aiutare tutti coloro che hanno problemi o difficoltà, visto che al giorno d’oggi è un’impresa ardua riuscire a far valere i propri diritti.Il nostro motto è “Perché non accada ad altri

Potresti spiegarci brevemente di cosa si occupa l’associazione e in cosa consiste il tribunale del malato?

E’ doveroso, prima di ogni altra cosa, spiegare cos’è Cittadinanzattiva e di cosa si occupa.
Come riporta il prologo del nostro statuto, ovunque un essere umano si trovi in situazioni di soggezione, sofferenza e alienazione e queste situazioni siano imputabili a responsabilità individuali, sociali, organizzative, istituzionali o culturali, Cittadinanzattiva interviene in sua difesa, senza distinzioni di razza, nazionalità, condizione sociale, sesso, età, religione, appartenenza politica e statuto giuridico, e agisce nei confronti di qualsiasi soggetto, sia di diritto pubblico che di diritto privato, anche attraverso attività di conciliazione e mediazione sociale, azioni di tutela diretta.

Il Tribunale per i diritti del malato (TDM) è un'iniziativa di Cittadinanzattiva, nata nel 1980 per tutelare e promuovere i diritti dei cittadini nell'ambito dei servizi sanitari e assistenziali e per contribuire ad una più umana, efficace e razionale organizzazione del servizio sanitario nazionale. Il TDM è una rete costituita da cittadini comuni, ma anche da operatori dei diversi servizi e da professionisti, che si impegnano a titolo volontario (circa 10.000). Il TDM opera mediante circa 300 sezioni locali su tutto il territorio nazionale con collocazione, nella maggior parte, negli ospedali e nei servizi territoriali.

La struttura centrale con sede a Roma coordina le attività della rete e promuove le iniziative nazionali, mentre i coordinamenti regionali sono di supporto alle reti locali e per la promozione di politiche regionali di tutela dei diritti in ambito sanitario.

Nell’ambito dell’assistenza sulle problematiche sanitarie c’è il Progetto integrato di Tutela - Pit salute - servizio di informazione, consulenza e assistenza ai cittadini sui servizi sanitari e socio-assistenziali, attivo sia a livello nazionale che regionale e locale. I servizi Pit salute raccolgono ogni anno circa 25.000 segnalazioni, che dal 1997 vengono elaborate e pubblicate nell'Annuale Rapporto Pit.

L'attività del TDM, come quella di tutte le attività di Cittadinanzattiva è svolta senza fini di lucro dai nostri volontari.Fanno parte integrante dell'attività del TDM la promozione e la realizzazione di politiche orientate a far valere il punto di vista dei cittadini nella riforma del welfare sanitario.
Il TDM, nel quadro del suo obiettivo generale di contribuire al miglioramento, alla qualità e alla umanizzazione dei servizi sanitari, considera propri compiti fondamentali:

  • garantire che ovunque un cittadino abbia necessità di assistenza, consulenza, aiuto per far valere legittime aspettative, esso possa trovare strumenti e opportunità per ottenere la tutela e la protezione dei suoi diritti;
  • promuovere la partecipazione civica, affinché i cittadini stessi siano protagonisti delle azioni di tutela in ambito sanitario, sia mediante l'accoglienza nelle attività del TDM, sia mediante l'apertura di spazi di attivismo civico nell'organizzazione sanitaria.

In termini assoluti di discriminazione o pregiudizio, potresti riportarci la tua esperienza? Ci sono stati casi particolarmente gravi in questo senso?

Come in tutte le organizzazioni statali e private, in qualsiasi campo, esistono situazioni di discriminazione, svolgimento delle proprie mansioni n maniera non consona ed altri comportamenti che non sono in linea con i diritti dei cittadini. Durante la mia attività di volontariato in Cittadinanzattiva ho cercato di aiutare il cittadino sia con la mia precedente esperienza lavorativa in ambito giudiziario sia con l’esperienza messa a disposizione dai volontari della sede nazionale di Cittadinanzattiva.

Ci sono stati molteplici casi emblematici che spaziano dal campo sanitario, ove venivano negati e/o rimandati alcuni diritti essenziali, al campo del rispetto degli accordi contrattuali stipulati.

L’importante non è descrivere quello che si è riusciti a fare ma sapere che grazie al nostro interessamento il più delle volte si riesce a rendere il cittadino consapevole dei propri diritti che vengono negati ed aiutarlo nella sua lotta per farli valere perché un cittadino consapevole dei suoi diritti è più pronto ad affrontare le diversità.

Cosa può fare una persona qualora si ritenga vittima di una cattiva gestione sanitaria o sociale? A chi ci si deve rivolgere per poter far valere i propri diritti contro le discriminazioni?

Ci sono vari livelli di intervento a seconda del caso in questione. Per quanto riguarda il campo sanitario le azioni possono essere molteplici dalla semplice segnalazione all’URP alla lettera di richiesta di chiarimenti al direttore del reparto sino ad arrivare alla missiva all’Assessore alla Sanità. Per i casi più critici, ove si sono manifestati gravi casi di malasanità, è sempre consigliato provvedere ad un consulto presso un medico legale che è l’unico che può attestare un errore fatto in ambito sanitario. Anche nel sociale è sempre opportuno rivolgersi ad associazioni come la nostra o al difensore civico che dovrebbe essere presente presso i comuni.

Per concludere, ringraziandoti per il tempo che ci hai dedicato, mi piacerebbe chiederti se hai un messaggio particolare da lasciare ai lettori del blog disabiliabili?

Oggi sia la cultura che il livello di civiltà dovrebbero essere valutati in base agli strumenti creati atti a integrare e tutelare le persone deboli, anche se sovente questa definizione non coincide con la disabilità. Questa ormai è divenuta parte integrante della quotidianità ed è nostro dovere migliorare le condizioni di vita sfatando quello che sino a poco tempo addietro era considerato un problema. L’Italia con la Legge 18 del 3 marzo 2009 ha ratificato la convenzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006 ove si evince che “tutte le persone hanno diritto all'accesso all'ambiente fisico, ai trasporti, all'informazione e alla comunicazione, compresi i sistemi e le tecnologie di informazione e comunicazione, alle strutture e servizi aperti al pubblico, sia nelle aree urbane che in quelle rurali" (art. 9 "Convenzione ONU sui diritti delle persone disabili").

Cittadinanzattiva è sempre stata in primo piano su queste problematiche con numerosissime iniziative. Per informazioni potete andare sul sito regionale:

http://www.cittadinanzattivamarche.com/

oppure su quello dell'associazione di competenza nazionale:

https://www.cittadinanzattiva.it/

Samanta Crespi

(Immagini e interviste autorizzate)

CONTATTACI
SEDE LEGALE

Via S. Quirico 264, int. 2 - 50013 Campi Bisenzio (Firenze)

TELEFONO

(+39) 055 360 562

ORARI

Lun - Ven / 9:00 - 18:00