Viaggi
La disabilità e "l'impossibilità" di viaggiare
Ad oggi, come tutti possiamo vedere, la tecnologia cerca di diminuire il più possibile gli impedimenti causati dall'inabilità.
Tra questi impedimenti che la tecnologia riesce a colmare vi è il viaggio. Sappiamo che l'essere umano si distingue dall'animale proprio perché ha un cervello più evoluto. Questa evoluzione provoca una voglia matta di scoprire nuove cose, in particolare nuovi luoghi.
Johann Wolfgang von Goethe scrisse la grande opera "Viaggio in Italia" queste parole che riporto, inviate tramite lettera al duca Carlo Augusto il 2 settembre 1786 ci fanno comprendere quanto sia vitale per l'essere umano il viaggio.
"Tutto questo e varie altre circostanze concomitanti mi spingono il mi costringono a smarrirmi in regioni del mondo ove nessuno mi conosca. Parto solo, sotto nome incognito, e da quest'impresa apparentemente stravagante mi riprometto il meglio possibile".
Fortunatamente la tecnologia ci viene in aiuto, tramite essa riusciamo a scoprire posti irrangiungibili fisicamente.
Con la chiusura forzata di quest'ultimo anno un po' tutti abbiamo usufruito di questa tecnologia per trascorrere il tempo in maniera proficua, ma per noi con disabilità e impossibilitati a compiere lunghi spostamenti questa tecnologia è vitale.
A tal proposito riporto il sito web degli Uffizzi di Firenze che ci lascia basiti dalle bellezze che vi sono all'interno: https://www.uffizi.it/mostre-virtuali/uffizi-virtual-tour.
VIAGGIAMO CON LA MENTE E IL CUORE E NON FERMIAMOCI MAI!
P. S. FOTO LIBERA
Nele Vernuccio