Quando la tecnologia si mette al servizio delle persone, quando con ed attraverso la tecnologia è possibile aiutare a fare vivere una persona in modo migliore e più autonomo, indipendentemente se ha determinati problemi o disabilità o se è anziano, si può parlare di buona tecnologia, una tecnologia al servizio delle persone. Sono molti oramai i supporti, i mezzi e le applicazioni che sono al servizio di una persona. Alcune gratuite, mentre altre a pagamento, grazie all’uso del cellulare, oggi possiamo sfruttare il cellulare non solo per telefonare. Ci sono infatti moltissime applicazioni utili sia per Android che Ios. Naturalmente, sostituire il medico o affidarsi completamente a questo tipo di tecnologia oppure usare la tecnologia in modo fai da te non è, certamente, consigliato.

Una persona deve capire innanzitutto se quel tipo di applicazione funziona bene, se da garanzie, ma soprattutto valutare, a seconda della motivazione e del problema, quanto ed in che modo utilizzarla. Pertanto, l’utilizzo di un qualsi mezzo tecnologico, soprattutto di applicazioni per cellulari, dovrebbe essere fatto comunque sempre con cautela, dopo, ovviamente, aver verificato che tutto funzioni correttamente. Considerando che la maggior parte delle applicazioni sono realizzate da persone, spesso comuni, possono sempre avere dei problemi sia immediati, che futuri.

Detto questo, Google stesso ha lanciato Camera Switches, un’applicazione per dispositivi solo Android che permette di compiere azioni e comunicare a persone con grave disabilità motoria e incapacità di parlare.

Come funziona? Semplice nell’utilizzo, molto compless nel realizzarla e programmarla, infatti, scaricata l’applicazione dal play store di android, questa trasforma la camera frontale del telefono in un sistema di riconoscimento del movimento degli occhi e del viso. 

Alessandro Cavernicoli

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